Lo sapevi che una buona igiene orale può migliorare la tua salute e prevenire molte patologie come diabete e malattia reumatica?
Da tempo è noto che un gran numero di patologie possono esprimere segni e sintomi a livello del cavo orale e, come sosenevano gli antichi, la salute dipende dalla bocca.
Tutti noi oramai sappiamo quale è lo stile di vita corretto per una buona prevenzione, ma non tutti sanno che…
In letteratura scientifica esistono numerosi studi che correlano il parodonto (insieme dei tessuti di sostegno del dente), ed in particolare la parodontite (o piorrea), al diabete, all’endocardite infettiva, alle malattie cardiovascolari, al parto pre-termine e alle malattie autoimmuni come, ad esempio, la malattia reumatica.
In passato si riteneva che i soggetti sani e asintomatici non avessero bisogno di essere visitati.
Oggi invece nasce l’esigenza di assumersi maggiori responsabilità nei confronti della propria salute. Proprio per questo un peso rilevante nell’ambito della prevenzione è assunto dall’igienista dentale con l’informazione e soprattutto con una corretta motivazione in grado di modificare, ove necessario, lo stile di vita e le abitudini errate.
Parodontite e diabete
Negli ultimi 40 anni si è assistito ad un continuo incremento della prevalenza del diabete, fenomeno che può essere in parte spiegato dal miglioramento delle condizioni di vita nei paesi occidentali, dall’aumento dell’incidenza dell’obesità e della riduzione dell’attività fisica.
Spesso è proprio il tuo dentista a riconoscere i sintomi del diabete in alcuni pazienti, sintomi anamnestici come:
– poliuria (eccessiva quantità di urina non associata all’aumento dell’assunzione di liquidi)
– polifagia (ingestione di elevate quantità di cibo)
– perdita di peso
– bocca secca
– ascessi parodontali
– inspessimento della gengiva
– riduzione della microcircolazione a livello gengivale
La severità del diabete mellito insulino dipendente (tipo 1) o non insulino dipendente (tipo 2) è collegato all’incidenza e alla gravità della malattia parodontale (piorrea).
E questo effetto può essere dovuto in parte al ruolo della carica batterica, ed in parte dall’infiammazione cronica che è caratteristica della piorrea.
Inversamente, è dimostrato che la severità della parodontite (piorrea) può essere influenzata dal controllo dei livelli di glicemia dei pazienti diabetici.
La prevenzione risulta essere quindi molto importante.
Prevenire l’insorgenza della parodontite o controllarne l’aggressività significa anche eliminare un fattore di rischio per la severità del diabete e di altre complicanze sistemiche.
Parodontite e artrite reumatoide
L’artrite reumatoide è una malattia molto invalidante e dolorosa che si manifesta principalmente quando il sistema immunitario attacca il corpo, provocando un’infiammazione a carico delle articolazioni e una possibile perdita della loro funzionalità dovuta al danneggiamento della cartilagine articolare e dell’osso.
La natura della relazione tra artrite reumatoide e parodotite (piorrea) non appare chiara, anche se è stato osservato che le due malattie hanno alcuni tratti in comune quali:
– cronicità dell’infiammazione
– il danno è causato dal sistema immunitario.
In corso di artrite reumatoide, può insorgere un’infiammazione delle ghiandole salivari e delle mucose del tratto orale che causa secchezza.
Tale inconveniente può:
– rendere difficile la fonazione
– complicare la deglutizione
– aumentare il rischio di sviluppare infiammazioni croniche (soprattutto di tipo micotico=funghi)
– gengiviti con conseguente atrofia della gengiva
– afte e screpolature
non dimenticando l’aumentata difficoltà, da parte del paziente, nell’utilizzare gli strumenti dell’igiene orale domiciliare.
Inoltre, l’artrite reumatoide sembra esser un fattore di rischio anche per l’aterosclerosi, poiché i vasi sanguigni tendono a calcificarsi prematuramente. Tale fenomeno può portare a disturbi dell’irrorazione sanguigna soprattutto delle gambe, del cervello (ICTUS) o del miocardio (INFARTO).
A cura della Dott.ssa Sarah Santini, igienista dentale presso lo studio del Dr. Pier Carlo Frabboni